I bonus edilizi 2025 rappresentano un’importante opportunità per chi desidera ristrutturare casa, migliorare l’efficienza energetica o mettere in sicurezza un immobile. Il governo ha introdotto diverse modifiche rispetto agli anni precedenti, con nuove aliquote, condizioni di accesso più stringenti e la proroga di alcuni incentivi fondamentali, tra cui il Superbonus 110, l’Ecobonus, il Bonus Casa e il Sismabonus.
In un contesto in cui i costi di ristrutturazione stanno aumentando e l’attenzione alla sostenibilità è sempre più centrale, conoscere nel dettaglio i bonus edilizi disponibili nel 2025 può fare la differenza tra un intervento conveniente e uno difficilmente sostenibile. Questa guida approfondirà le principali agevolazioni, spiegando come funzionano, chi può accedervi e quali sono le modalità migliori per ottenere il massimo risparmio.
Superbonus 110: cosa cambia nel 2025
Il Superbonus 110 è stato senza dubbio l’incentivo più utilizzato negli ultimi anni per la riqualificazione energetica degli edifici e l’adeguamento antisismico. Tuttavia, nel 2025 subirà una significativa rimodulazione. La proroga del Superbonus prevede nuove aliquote di detrazione che si differenziano in base alla tipologia di intervento e alla data di approvazione del progetto.
Dal 2025, i lavori già approvati (su condomini ed edifici assimilabili a condomini minimi) con CILAS presentata entro il 15 ottobre 2024 potranno continuare a godere di un’aliquota del 65%, mentre gli immobili situati in zone colpite da calamità naturali potranno ancora beneficiare del 110%. Questo significa che chi non ha ancora avviato i lavori dovrà valutare con attenzione la sostenibilità economica degli interventi.
Gli interventi ammessi restano invariati e comprendono l’isolamento termico dell’involucro edilizio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi ad alta efficienza energetica e il miglioramento della sicurezza sismica. Rimangono detraibili anche gli interventi “trainati”, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli solari e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Le modalità di fruizione prevedono solamente la detrazione fiscale diretta, (cessione del credito e sconto in fattura sono stati aboliti con la novità del DL n 39/2024).
Ecobonus 2025: nuovi incentivi per l’efficienza energetica
L’Ecobonus 65 subirà alcune modifiche significative a partire dal 2025, in termini di aliquote di detrazione. Queste infatti andranno “a scalare”, poiché, a partire da quest’anno, la detrazione sarà pari al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Dal 2026, le percentuali scenderanno ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre proprietà.
Rimarranno invece invariati gli specifici massimali di spesa consentiti.
L’Ecobonus resta comunque uno strumento vantaggioso per chi desidera migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione. Gli interventi ammessi comprendono la coibentazione dell’involucro edilizio, l’installazione di pompe di calore, pannelli solari, sistemi di accumulo di energia e la sostituzione degli infissi con modelli più performanti. Inoltre, è possibile cumularlo con il Sismabonus, offrendo così un doppio vantaggio sia dal punto di vista energetico che strutturale.
Bonus Casa 2025: agevolazioni per ristrutturazioni e manutenzioni
Il Bonus Casa 2025 continua a rappresentare una delle detrazioni più accessibili per chi intende effettuare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. La detrazione resta fissata al 50% per le abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili l’aliquota scende al 36%, con un massimale di spesa di 48.000 euro.
Questo incentivo copre una vasta gamma di interventi, tra cui la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia e il restauro conservativo. Tuttavia, la manutenzione ordinaria è detraibile solo per le parti comuni degli edifici condominiali.
Un aspetto importante del Bonus Casa è la possibilità di essere combinato con altri incentivi, come il Bonus Mobili, l’Ecobonus e il Sismabonus, permettendo così un risparmio ancora maggiore.
Un’altra novità rilevante (valida per Bonus Casa ed Ecobonus) riguarda l’esclusione delle caldaie a gas dagli incentivi. Questo rientra in una strategia più ampia per favorire la transizione energetica e ridurre l’utilizzo di combustibili fossili negli edifici residenziali.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025: risparmio su arredi e tecnologia
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici offre una detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e apparecchiature ad alta efficienza energetica, fino a un massimo di 5.000 euro, a cui corrisponde una detrazione pari a 2.500 euro. Condizione necessaria per ottenere l’incentivo è che gli elettrodomestici siano tutti in classe energetica A o superiore. Tuttavia, nel 2025 sono previste alcune restrizioni che ridurranno il valore del beneficio per determinate categorie di acquirenti.
Le nuove disposizioni prevedono una detrazione del 30% per gli elettrodomestici in classe B o superiore e per i prodotti fabbricati in Europa. Inoltre, per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, il tetto massimo sarà ridotto a 2.000 euro.
Per poter usufruire del Bonus Mobili, l’acquisto deve essere legato a un intervento di ristrutturazione edilizia e deve rientrare nei limiti di spesa previsti dal Bonus Casa.
Sismabonus 2025: agevolazioni per la sicurezza sismica
Il Sismabonus 2025 continua a rappresentare un incentivo cruciale per la riduzione del rischio sismico negli edifici situati in zone a elevata pericolosità. Tuttavia, le percentuali di detrazione subiranno una riduzione significativa: i lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi passeranno da una detrazione dell’85% al 50%, mentre per gli altri immobili l’aliquota scenderà al 36%.
Restano detraibili gli interventi di adeguamento strutturale, consolidamento antisismico e miglioramento della classe sismica, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche il Sismabonus può essere combinato con l’Ecobonus, consentendo così una doppia agevolazione per gli interventi di efficientamento energetico e sicurezza strutturale.
FAQ sui Bonus Edilizi 2025
I bonus edilizi 2025 rappresentano un’importante opportunità per chi desidera ristrutturare casa, migliorare l’efficienza energetica o mettere in sicurezza un immobile. Il governo ha introdotto diverse modifiche rispetto agli anni precedenti, con nuove aliquote, condizioni di accesso più stringenti e la proroga di alcuni incentivi fondamentali, tra cui il Superbonus 110, l’Ecobonus, il Bonus Casa e il Sismabonus.
In un contesto in cui i costi di ristrutturazione stanno aumentando e l’attenzione alla sostenibilità è sempre più centrale, conoscere nel dettaglio i bonus edilizi disponibili nel 2025 può fare la differenza tra un intervento conveniente e uno difficilmente sostenibile. Questa guida approfondirà le principali agevolazioni, spiegando come funzionano, chi può accedervi e quali sono le modalità migliori per ottenere il massimo risparmio.
Superbonus 110: cosa cambia nel 2025
Il Superbonus 110 è stato senza dubbio l’incentivo più utilizzato negli ultimi anni per la riqualificazione energetica degli edifici e l’adeguamento antisismico. Tuttavia, nel 2025 subirà una significativa rimodulazione. La proroga del Superbonus prevede nuove aliquote di detrazione che si differenziano in base alla tipologia di intervento e alla data di approvazione del progetto.
Dal 2025, i lavori già approvati (su condomini ed edifici assimilabili a condomini minimi) con CILAS presentata entro il 15 ottobre 2024 potranno continuare a godere di un’aliquota del 65%, mentre gli immobili situati in zone colpite da calamità naturali potranno ancora beneficiare del 110%. Questo significa che chi non ha ancora avviato i lavori dovrà valutare con attenzione la sostenibilità economica degli interventi.
Gli interventi ammessi restano invariati e comprendono l’isolamento termico dell’involucro edilizio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con sistemi ad alta efficienza energetica e il miglioramento della sicurezza sismica. Rimangono detraibili anche gli interventi “trainati”, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli solari e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Le modalità di fruizione prevedono solamente la detrazione fiscale diretta, (cessione del credito e sconto in fattura sono stati aboliti con la novità del DL n 39/2024).
Ecobonus 2025: nuovi incentivi per l’efficienza energetica
L’Ecobonus 65 subirà alcune modifiche significative a partire dal 2025, in termini di aliquote di detrazione. Queste infatti andranno “a scalare”, poiché, a partire da quest’anno, la detrazione sarà pari al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Dal 2026, le percentuali scenderanno ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre proprietà.
Rimarranno invece invariati gli specifici massimali di spesa consentiti.
L’Ecobonus resta comunque uno strumento vantaggioso per chi desidera migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione. Gli interventi ammessi comprendono la coibentazione dell’involucro edilizio, l’installazione di pompe di calore, pannelli solari, sistemi di accumulo di energia e la sostituzione degli infissi con modelli più performanti. Inoltre, è possibile cumularlo con il Sismabonus, offrendo così un doppio vantaggio sia dal punto di vista energetico che strutturale.
Bonus Casa 2025: agevolazioni per ristrutturazioni e manutenzioni
Il Bonus Casa 2025 continua a rappresentare una delle detrazioni più accessibili per chi intende effettuare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. La detrazione resta fissata al 50% per le abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili l’aliquota scende al 36%, con un massimale di spesa di 48.000 euro.
Questo incentivo copre una vasta gamma di interventi, tra cui la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione edilizia e il restauro conservativo. Tuttavia, la manutenzione ordinaria è detraibile solo per le parti comuni degli edifici condominiali.
Un aspetto importante del Bonus Casa è la possibilità di essere combinato con altri incentivi, come il Bonus Mobili, l’Ecobonus e il Sismabonus, permettendo così un risparmio ancora maggiore.
Un’altra novità rilevante (valida per Bonus Casa ed Ecobonus) riguarda l’esclusione delle caldaie a gas dagli incentivi. Questo rientra in una strategia più ampia per favorire la transizione energetica e ridurre l’utilizzo di combustibili fossili negli edifici residenziali.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025: risparmio su arredi e tecnologia
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici offre una detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili e apparecchiature ad alta efficienza energetica, fino a un massimo di 5.000 euro, a cui corrisponde una detrazione pari a 2.500 euro. Condizione necessaria per ottenere l’incentivo è che gli elettrodomestici siano tutti in classe energetica A o superiore. Tuttavia, nel 2025 sono previste alcune restrizioni che ridurranno il valore del beneficio per determinate categorie di acquirenti.
Le nuove disposizioni prevedono una detrazione del 30% per gli elettrodomestici in classe B o superiore e per i prodotti fabbricati in Europa. Inoltre, per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, il tetto massimo sarà ridotto a 2.000 euro.
Per poter usufruire del Bonus Mobili, l’acquisto deve essere legato a un intervento di ristrutturazione edilizia e deve rientrare nei limiti di spesa previsti dal Bonus Casa.
Sismabonus 2025: agevolazioni per la sicurezza sismica
Il Sismabonus 2025 continua a rappresentare un incentivo cruciale per la riduzione del rischio sismico negli edifici situati in zone a elevata pericolosità. Tuttavia, le percentuali di detrazione subiranno una riduzione significativa: i lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi passeranno da una detrazione dell’85% al 50%, mentre per gli altri immobili l’aliquota scenderà al 36%.
Restano detraibili gli interventi di adeguamento strutturale, consolidamento antisismico e miglioramento della classe sismica, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Anche il Sismabonus può essere combinato con l’Ecobonus, consentendo così una doppia agevolazione per gli interventi di efficientamento energetico e sicurezza strutturale.